Notai e geometri hanno siglato un accordo per la sicurezza delle compravendite immobiliari, predisponendo un’“attestazione di conformità”: una sorta di “patentino” per gli immobili, che offre ai cittadini-consumatori la massima tutela in materia.
Questa “dichiarazione di verifica preventiva” viene fatta da un geometra, che possieda le cognizioni tecniche necessarie, anche in funzione dell’attuale modalità di redazione delle planimetrie catastali.
Alla luce dell’accordo appena siglato, il Collegio dei Geometri fornisce l’elenco dei geometri disponibili a predisporre – su richiesta di chi compra o di chi vende, oppure del notaio – questo documento per attestare la conformità tra stato di fatto dell’immobile, dati catastali e planimetria depositata in catasto, nonché i provvedimenti urbanistici (quali varianti, fine lavori e certificato di abitabilità/agibilità inerenti la costruzione dell’immobile di cui fa parte l’unità immobiliare) e segnalare eventuali difformità.
Chi effettua l’operazione immobiliare (oppure il notaio stesso, su incarico del cliente) potrà incaricare il geometra, e gli fornirà la delega per l’accesso agli atti depositati in Catasto e in Comune o presso altri Enti.
Al geometra spetterà il compito di estrarre la documentazione catastale, di eseguire il sopralluogo e attestarne o meno la conformità, utilizzando – per l’appunto – il modulo-base della “Attestazione di Conformità”, ossia il documento di “verifica preventiva” predisposto dai notai insieme ai tecnici.
È possibile avere una “casa sicura”, ossia essere al riparo da qualsiasi imprevisto – in caso di acquisto o di vendita di un immobile – a un costo molto contenuto: gli onorari spettanti al geometra, secondo il Protocollo di Intesa, non superano in media i 250 euro.
L’accordo è già in vigore con il Collegio Provinciale Geometri di Rimini e Forlì.