Il Fisco deve risarcire il contribuente il danno, quando lo ha costretto ad affrontare spese professionali (avvocato e commercialista), se non ha verificato i giusti motivi della richiesta di autotutela.

La Cassazione (Sez. III, 03/03/2011, n. 5120)  ha riconosciuto la responsabilità dell’Agenzia delle Entrate, che non ha preso i n considerazione le istanze di annullamento in autotutela ma ha poi riconosciuto un errore contabile e comunicava l’emissione di un provvedimento di rimborso delle somme iscritte a ruolo.

Il fisco non ha osservato i principi di legalità, imparzialità e buona amministrazione (articolo 97 della Costituzione), che limitano esterni l’attività discrezionale della pubblica amministrazione: nonostante le richieste di revisione, l’Agenzia delle Entrate non ha esaminato le ragioni del contribuente, costringendolo a ricorrere all’intervento di un commercialista.

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