di Mauro Meazza – Sole 24 ore 21 marzo 2012

Aggregarsi con un contratto.
Presentare un progetto di rete che trovi rapida applicabilità in uno “standard” che si adatti agli obiettivi dei partecipanti.
Lo hanno studiato RetImpresa e il Comitato interregionale dei Consigli notarili delle Tre Venezie. Imprenditori e notai hanno unito le competenze per dare concretezza al concetto di «contratto di rete» introdotto dal Dl 5/2009 e riformulato dal Dl 78/2010, e orientare professionisti, banche e imprese sui suoi principali profili: dalla formazione del progetto alle modalità di ingresso di nuove imprese, per arrivare anche alle ipotesi di recesso di uno o più partecipanti. Sono così nate le prime Linee guida per i contratti di rete, per offrire una base solida alla redazione di questi impegni: dal 2009 a oggi, in Italia, ne sono stati stipulati 305, coinvolgendo 1400 imprese. Molto, se si pensa alla struttura normativa esile che li sostiene. E di «un successo andato oltre le aspettative» ha parlato anche il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Zoppini, intervenuto ieri, con una lunga telefonata, al seminario organizzato da RetImpresa, dal Comitato interregionale dei consigli notarili, Confindustria Veneto e Fondazione italiana per il notariato per presentare a Mestre le Linee guida del contratto di rete, «nate da una rete di competenze», come ha spiegato Giulia Clarizio, presidente del Comitato interregionale.
La collaborazione tra professionisti e imprenditori continua: in chiusura dei lavori, Clarizio ha siglato con Aldo Bonomi, vicepresidente Confindustria e presidente di RetImpresa, una lettera di intenti in cui il Comitato interregionale notarile e RetImpresa si impegnano a proseguire la collaborazione reciproca, ponendosi tra gli obiettivi anche l’aggiornamento delle Linee.
«La collaborazione tra notai e imprenditori – ha ricordato il presidente nazionale del Notariato, Giancarlo Laurini, intervenuto in apertura insieme al consigliere nazionale Paolo Pasqualis – prende le mosse dal protocollo siglato nel 2009 tra la Piccola industria di Confindustria e il Consiglio nazionale del notariato.  Nella stesura di queste Linee guida la categoria è stata capace di cogliere le esigenze dei cittadini». Che, come imprenditori, stanno cercando risposte adeguate alla crisi.
«Le reti d’impresa – ha ricordato Andrea Tomat, presidente di Confindustria Veneto – nascono proprio come risposta al nuovo quadro economico, per supplire ai limiti dimensionali delle imprese italiane non necessariamente attraverso fusioni e aggregazioni».
Infatti la caratteristica peculiare del contratto di rete, hanno spiegato Lorenza Bullo (associato di Diritto privato a Padova) e Fabrizio Cafaggi (ordinario di Diritto privato a Trento), è che non si crea un nuovo soggetto giuridico tra le imprese in rete (non avviene “un’entificazione” della rete). C’è piuttosto una disciplina “transtipica”, tra il Libro IV del Codice civile (i contratti) e il Libro V (le società).
Le Linee guida intendono fare chiarezza sui tratti giuridici essenziali delle reti, anche per individuare i punti critici: la governance della rete, l’appropriatezza di un contratto di rete, la gestione del patrimonio e di eventuali proprietà immobiliari, aspetto illustrato ieri dal notaio Guido Bevilacqua. E, infine, come poter aprire la rete a un’impresa non italiana (problema di non facile soluzione).
«Le Linee guida – ha detto Vincenzo Boccia, presidente di Piccola industria in Confindustria – sono un supporto essenziale per crescere». E testimonianze di successo per le reti sono state citate da Giuseppe Baiardo (presidente Acrib Servizi) e da Danilo Valerio (presidente di Rete Formazione).
Non tutti i nodi, naturalmente, sono stati ancora sciolti: l’incentivo fiscale attualmente accordato, illustrato ieri da Vittorio Raccamari (presidente della conferenza dei presidenti degli ordini del Triveneto dei dottori commercialisti ed esperti contabili), è limitato nelle risorse complessive. Bonomi ha segnalato che sono già stati chiesti al ministro Corrado Passera un aumento delle risorse e un regime più favorevole per chi esporta.
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Le Linee guida si possono scaricare dal sito www.notaitriveneto.it

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