L’Agenzia delle Entrate ha fornito i chiarimenti per l’applicazione della “cedolare secca”: la tassa piatta (21% per i canoni liberi e 19% per quelli concordati) è vantaggiosa per molti contribuenti, ma richiede alcune verifiche ed impone la rinuncia all’aggiornamento ISTAT.
Ad esempio:
- è necessario che l’appartamento sia censito correttamente al catasto (categoria A, escluso A/10);
- non si può applicare la cedolare per gli affitti ad imprenditori o professionisti, neppure se ad uso promiscuo;
- chi vuole revocare l’opzione già esercitata, perde il diritto all’aggiornamento per l’intera durata del contratto;
- la comunicazione al conduttore va fatta esclusivamente con raccomandata AR;
- la comunicazione va spedita entro il 6 luglio 2011 (se l’acconto è dovuto in due rate) per i contratti scaduti o risolti, già registrati, prorogati e con imposta di registro già versata alla data del 7 aprile 2011;
- l’acconto da versare per il 2011 si può calcolare sul canone atteso.
La circolare 26E del 2011 si legge qui .

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