(Dal sito della Regione Emilia Romagna E-R | Dopo il terremoto in Emilia-Romagna)

Dopo il terremoto in Emilia-Romagna

 

Il piano casa per la transizione e l’avvio della ricostruzione

Guida ai cittadini per la casa e moduli per i Comuni

Assicurare la ricostruzione di case e imprese secondo tempi certi e procedure snelle, garantendo nel più breve tempo possibile il ritorno alla normalità. La strategia si articolerà in diverse fasi e provvedimenti e risponde ad un disegno unitario e coerente. Gli interventi più importanti e complessi (demolizioni e ricostruzioni, centri storici, riqualificazioni urbane) saranno regolati da una legge regionale.
Nel frattempo potranno partire gli interventi di ripristino e riparazione dei danni minori (B, C ed E leggere) e le altre soluzioni studiate per governare la transizione. Il piano casa sarà garantito dal finanziamento di 6 miliardi di euro messo a disposizione dallo Stato e – attraverso un accordo con gli istituti di credito e l’intervento della Regione per la copertura degli interessi – renderà immediatamente disponibile a costo zero un contributo a fondo perduto pari all’80% del costo ammissibile per la riparazione o il ripristino del danno subito da cittadini.
Il “Piano casa per la transizione e l’avvio della ricostruzione” fissa gli obiettivi per le diverse tipologie di intervento, prevede procedure standard e stabilisce i criteri per l’erogazioni dei contributi. Questi gli interventi previsti:
• Il nuovo contributo per l’autonoma sistemazione, denominato CAS
• Il programma alloggi per la locazione di case sfitte
• L’avvio della ricostruzione delle abitazioni attraverso i contributi per la riparazione e il ripristino degli edifici che hanno subito danni lievi e classificati, con le schede AeDES, in categoria B e C.
• Il recupero degli alloggi ACER (edilizia residenziale pubblica)
• La realizzazione di soluzioni alternative alle abitazioni danneggiate e distrutte con l’installazione di moduli temporanei rimovibili nelle aree rurali e nei centri urbani gravemente danneggiati. Le procedure per realizzare i moduli sono state avviate. L’ordinanza n. 40 (.pdf) individua le aree dove saranno posizionati le strutture, mentre l’ordinanza 41 (.pdf) dà il via alla gara per l’acquisto dei prefabbricati.  I moduli saranno circa 2000, localizzati nei territori di 10 Comuni colpiti dal terremoto. La spesa complessiva è pari ad 139 milioni e 620 mila euro.
• Le agevolazioni per il rimpatrio delle persone immigrate che hanno perso l’alloggio e il lavoro

Attraverso le ordinanze del Commissiario delegato Vasco Errani, sono già operativi i primi tre interventi previsti dal Programma Casa.

Contributo per l’autonoma sistemazione CAS

Ordinanza n. 24 del 14 agosto 2012, modificata dall’ordinanza 32 del 30 agosto 2012
Chi ne può usufruire
Il nuovo CAS, che sostituisce quello emanato nelle prime settimane dell’emergenza dalla Protezione civile nazionale, è operativo dal 1 agosto 2012 ed è destinato alle persone che decidono di cercare autonomamente alloggi alternativi alla propria abitazione in seguito ad un’ordinanza di sgombero che può essere totale, temporanea fino all’agibilità dell’abitazione oppure parziale, purché non ci siano comunque le condizioni di utilizzo dall’abitazione. L’immobile oggetto dello sgombero deve essere l’abitazione principale, abituale e continuativa.
Chi sceglie di richiedere il Cas rinuncia automaticamente alle altre opportunità abitative (affitto, moduli prefabbricati, alberghi) e, nel caso sia assegnatario di contributi per la riparazione, il ripristino e la ricostruzione della propria abitazione, deve concludere i lavori entro un termine congruo dalla presentazione della domanda e dell’avvio dei lavori, stabilito con le varie ordinanze.

Come richiederlo
Per accedere al contributo è necessario inviare per posta, a mano o via email al Comune dove si trova l’immobile dichiarato inagibile, la comunicazione in carta semplice, utilizzando il modulo apposito.

I contributi
Il nuovo Cas prevede un contributo mensile di 200 euro per ogni componente il nucleo familiare e viene erogato direttamente dal Comune ai cittadini che hanno provveduto in modo autonomo alla propria sistemazione in alloggio, anche attraverso l’ospitalità presso parenti o conoscenti. Per i nuclei familiari di una sola persona, il contributo è stato fissato in 350 euro mensili.
Sono previsti inoltre:
- un contributo aggiuntivo di 100 euro mensili a portatori di handicap e persone disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%;
- un contributo aggiuntivo di 100 euro mensili per le persone con più di 65 anni;
- un contributo aggiuntivo di 100 euro mensili per i minori di 14 anni.

Il contributo totale, comprensivo degli eventuali contributi aggiuntivi, non potrà comunque superare i 900 euro mensili per ogni famiglia.

Tempi
Il contributo è applicato a decorrere dal 1 agosto 2012 fino al ripristino dell’agibilità dell’abitazione e non oltre il termine dello stato di emergenza.

Locazione degli alloggi sfitti

Ordinanza n. 25 del 14 agosto 2012

Chi ne può usufruire
I cittadini la cui abitazione è stata dichiarata inagibile e che non hanno altra soluzione abitativa nel territorio della provincia di residenza, possono usufruire di alloggi sfitti in locazione sulla base della graduatoria formata dal Comune di residenza. I cittadini che usufruiscono degli alloggi in affitto, rinunciano automaticamente alle altre soluzioni con oneri a carico dalla Pubblica amministrazione (Cas, tendopoli, moduli abitativi, strutture alberghiere).

Come richiederlo
La richiesta va inoltrata ai Comuni di residenza. I sindaci dei Comuni emanano infatti un bando per raccogliere manifestazioni di interesse di nuclei familiari ad ottenere un alloggio in locazione. I criteri per la formazione della graduatoria sono:

• la vicinanza degli alloggi ai rispettivi comuni di residenza;
• il numero dei componenti del nucleo familiare;
• la presenza di persone disabili, di anziani e di minori di età, di persone con patologie croniche gravi ed altre condizioni specifiche individuate dai sindaci.

I Comuni, completata la procedura, direttamente o attraverso l’attività delle Acer, individuano gli assegnatari sulla base della graduatoria di priorità.

Costi e contributi
A carico dei Comuni/Acer
:
• Il pagamento del canone di locazione. Lo schema di contratto di affitto è contenuto nell’allegato 1 dell’ordinanza 25 del 14 agosto 2012;
• Il contributo una tantum, di ammontare non superiore a 1.000,00 euro, per sostenere le spese di trasloco e allacciamento utenze e di ulteriori 2.000,00 euro per gli arredi, nel caso in cui gli alloggi ne siano privi. Le spese devono essere debitamente documentate e giustificate.

A carico del cittadino assegnatario:
• Gli oneri condominiali, quelli di manutenzione ordinaria e quelli derivanti dal consumo di utenze domestiche oltre alla tassa per lo smaltimento dei rifiuti restano a carico dell’assegnatario dell’alloggio.

Eventuali danni che eccedono la normale usura arrecati dall’inquilino all’alloggio, sono risarciti al proprietario fino ad un massimo di 3.500,00 euro attraverso un’apposita polizza assicurativa pagata dallo stesso inquilino al momento della firma del contratto di locazione e stipulata da Comune/ACER nell’interesse del proprietario.
Il Comune/l’ACER e l’assegnatario si impegnano a riconsegnare l’alloggio al proprietario alla data di scadenza del contratto. In caso di ritardo nel rilascio dell’alloggio, al proprietario viene corrisposta un’indennità di occupazione pari al canone di locazione, maggiorato del 20%. L’inquilino, a sua volta, corrisponderà al Comune o all’Acer una penale giornaliera di 30 euro.

Tempi
La durata del contratto temporaneo di affitto non può superare i 18 mesi. Non è necessario alcun deposito cauzionale e non è consentita la sublocazione.

Moduli per i Comuni

  • Domanda a Acer per la locazione di alloggio in regime privatistico
  • Bozza di delibera per l’affidamento a Acer dell’attività di assegnazione in locazione a favore dei nuclei familiari le cui abitazioni sono state interessate dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012
  • Convenzione tra Comune e Acer per l’assegnazione e la gestione di alloggi a favore dei nuclei familiari le cui abitazioni sono state interessate dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012
  • Linee guida per la stesura del bando per la formazione della graduatoria delle richieste di alloggio da parte dei cittadini e dei nuclei familiari le cui abitazioni sono state interessate dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012
  • Avviso reperimento alloggi
  • Polizza assicurazione alloggi
  • Contratto assicurazione alloggi

Riparazione delle abitazioni danneggiate

Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012

Chi ne può usufruire
I cittadini che avviano i lavori di ristrutturazione delle abitazioni danneggiate dal sisma e classificate B o C secondo la scheda AeDES, cioè temporaneamente o parzialmente inagibili, possono accedere ai contributi fino all’80% dei costi per i lavori necessari per la riparazione dei danni con il rafforzamento antisismico locale. Il provvedimento riguarda le abitazioni a titolo principale comprese le strutture e le parti comuni e le abitazioni date in affitto attraverso un regolare contratto di locazione.

Attività produttive
Il contributo è concesso anche per i locali adibiti ad attività produttive, classificati B o C, che si trovano in edifici in cui siano presenti unità immobiliari destinate ad abitazione principale.

Cosa finanzia
Il finanziamento comprende gli interventi di riparazione dei danni e di rafforzamento antisismico locale delle strutture, sia delle unità immobiliari, che delle parti comuni e verrà erogato dall’istituto di credito scelto dal richiedente direttamente all’impresa esecutrice dei lavori e ai tecnici che hanno curato la progettazione in due diverse tranche: il 40% quando verrà attestata l’esecuzione di almeno il 50% dei lavori, il 60% a saldo a conclusione dell’intervento.

Modalità di erogazione del contributo
Il contributo massimo concedibile è pari all’80% del costo ammissibile e riconosciuto, che si ottiene moltiplicando il costo convenzionale di 370 euro/mq + IVA (stabilito per questa tipologia di danno) per la superficie complessiva dell’unità immobiliare fino a 120 metri quadrati. Se il costo dell’intervento che risulta dalla stima eseguita da un professionista è inferiore, il contributo dell’80% sarà calcolato sull’effettivo importo dei lavori. Per la parte di superficie eccedente i 120 mq e fino a 200 mq, il costo convenzionale si riduce a 200 euro/mq e scende a 100 euro a mq per le superfici superiori ai 200 mq. Il contributo sarà incrementato fino al 20% in presenza di edifici dichiarati di interesse culturale e del 10% per i vincoli paesaggistici.
Grazie a un’intesa raggiunta tra la Regione Emilia-Romagna e gli istituti di credito, i contributi potranno essere concessi subito senza oneri per i cittadini; la Regione coprirà infatti i costi degli interessi sui finanziamenti per i mesi che mancano al 1 gennaio 2013, data fissata dal governo per l’erogazione del mutuo di 6 miliardi destinato alla ricostruzione.
Verranno rimborsate anche le spese sostenute per interventi già realizzati purché le domande siano in regola, o verranno integrate, con quanto previsto dall’ordinanza. In questo caso il contributo verrà erogato dalla banca in un’unica soluzione.

Tempi
Le domande vanno presentate entro il 30 novembre al Sindaco del Comune nel quale è situato l’edificio danneggiato e varranno anche come comunicazione di inizio lavori. I lavori dovranno essere terminati entro un termine massimo di 8 mesi, con possibilità di ottenere una proroga di ulteriori 4 mesi per giustificati motivi. La domanda dovrà essere corredata da una perizia asseverata realizzata dal tecnico incaricato del progetto.

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